Complicazioni polmonari dell’influenza

Influenza e sintomi respiratori – Le gravi complicazioni polmonari dell’Influenza

Prof.Tommaso Todisco Primario di Pneumologia.

LE GRAVI COMPLICAZIONI POLMONARI  DELL’ INFLUENZA

 

Tutto inizia con i sintomi di una banale influenza:  febbre o febbricola, rinite o raffreddore, congiuntivite, raucedine, mal di testa,  malessere generale, dolori osteo-muscolari, perdita dell’appetito e della voglia di  tossici abitudinari  vari quali l’alcool, fumo di sigaretta, droghe varie  e poi esordiscono tutti od in parte i segni del  coinvolgimento dell’apparato respiratorio quali la  tosse stizzosa o secca, che poi diviene “grassa” o produttiva  con  catarro purulento, affanno ,  mancanza di fiato o dispnea, dolori al torace  e pirosi retrosternale e in alcuni casi  polmonite di solito bilaterale con insufficienza respiratoria acuta.

Siamo di fronte all’esordio di una Sindrome Influenzale che può essere principalmente  di tre tipi :

  1. Influenza classica  epidemica – stagionale od influenza comune,
  2. Influenza aviaria SARS
  3. Influenza suina A/H1N1

L’influenza classica è ben conosciuta da secoli ma il virus influenzale è stata identificato solo nel 1933. Il virus influenzale infetta sia gli uomini che una larga fascia di uccelli e mammiferi. I virus influenzali umani sono raggruppati in tre tipi: A, B, C, l’ultimo dei quali di scarsa importanza per l’uomo. I virus A hanno generato pandemie gravi perché dotati di variabilità delle proteine di superficie che permettono loro di aggirare la barriera immunitaria presente nella popolazione che ha contratto l’infezione negli anni recedenti.

L’influenza aviaria è causata da un virus detto” AI Virus”. Tutti gli AI virus appartengono alla famiglia delle Orthomyxoviridae e si diffondono nell’aria e nelle deiezioni. I gallinacei selvatici sono spesso resistenti all’infezione e lo trasmettono ai sensibili polli domestici. Il virus AI non sopravvive nel pollame ben cucinato. Delle 144 variazioni del virus secondo la Hemoagglutinina (H) e neuraminidase (N) solo i sottotipi  H5N1, H7N1, H7N3, HTN7 ed H9N2  sono trasmessi da uccelli all’uomo. Un pericolo reale è che il virus interagisca con quello dell’influenza classica e si trasformi in un agente fortemente infettivo per l’uomo tanto da produrre una pandemia simile alla Spagnola che uccise più di 20 milioni di persone nel 1918. La pandemia si è registrata dal 1997   a luglio 2005 a partenza da una decina di regioni Asiatiche ( Hong Kong,Vietnam, Thailandia, Indonesia,Corea del Sud, Malaysia Giappone, Cina, Russia   e poi Olanda e qualche caso anche in America del nord e Colombia Britannica.

Furono abbattuti 40 milioni di polli, ci fu trasmissione da uomo a uomo si infettarono qualche centinaio di persone e  di cui ne morirono  un centinaio.

L’influenza suina è causata da un  virus AH1N1 mai visti in precedenza. Questi virus sono capaci di mutare mentre sono ospiti dello stesso animale  con risultato genetico simile ai virus che infettano le specie umana. Le categorie  più a rischio sono quelle che non hanno mai avuto contatto con il virus con malattia  benigna ma immunizzante e persone che avendo altre malattie croniche sono carenti nel sistema immunitario. La trasmissione avviene da persona a persona e nei bambini piccoli si possono manifestare sintomi quali difficoltà respiratorie, irritabilità e cute cianotica. L’ultima infezione si è originata a Città del Messico. Poi l’epidemia ha coinvolto California, Texas Ohio e New York. Solitamente la malattie è a bassa mortalità ma quando è letale determina sintomi respiratori polmonite, di stress respiratorio  –ARDS- con polmonite,  insufficienza respiratoria . Esiste la possibilità di contaminarsi con le mani sporche o toccando superfici inquinate è bene evitare luoghi pubblici ed andare nelle zone a rischio e curare l’igiene personale.

La profilassi consiste nelle norme igieniche e nella vaccinazione dei soggetti a rischio che sono le fasce d’età infantili e nei vecchi ed in più tutti i soggetti a rischio quali malati, operatori dei luoghi pubblici ,della sanità e d i viaggiatori.

 

La terapia di questi tre tipi di influenza nella  forma grave  consiste nell’antivirale Tamiflu , 75 mg x 2 pro die x 5 gg e  Relenza per via inalatoria alla dose di 2 inalazioni ( 20 mg ogni inalazione) x 2  volte al dì x 5 gg  oltre che antibiotici nelle sovrainfezioni, antipiretici ed antinfiammatori. Nelle gravi complicazioni polmonari è previsto il ricovero ospedaliero  prima possibile in Terapia intensiva respiratoria.